Il museo, un luogo per tutti

Il museo diocesano apre le porte alle famiglie

Il museo diocesano, in questi ultimi mesi, ha realizzato due progetti dedicati alla famiglie. Il primo dal titolo “Oltre i confini” si è svolto nel periodo natalizio. Il secondo, “Forti da morire” realizzato nel pomeriggio del 16 marzo,  ha focalizzato l’attenzione su un tema di grande attualità: la rappresentazione di sé nel mondo virtuale, nel rispetto della propria immagine e del proprio corpo. Grazie alla partecipazione di un numero significativo di persone si è creato un’atmosfera vivace e coinvolgente che ha reso l’evento, pensato  per adulti, ragazzi e bambini, un’esperienza positiva in un clima di festa e condivisione. Il progetto è stata l’occasione per stare insieme, riflettere su temi importanti ed approfondire le conoscenze su argomenti complessi.

Il museo, un luogo per tutti

Monica M., che ha partecipato alle attività con la sua famiglia, commenta così il tempo trascorso al museo: “Il museo è un luogo per me? Pensando a questa domanda, la prima cosa che mi è venuta in mente è una parola ….Storia….allora la memoria mi ha riportato al mio libro delle medie che citava nella copertina “Conoscere il passato per capire il presente e progettare un futuro migliore”.  I due momenti passati nel museo sono stati qualcosa di più di un viaggio nel passato.  Il museo, le immagini usate sono state uno stimolo ad interrogarsi, senza alcuna presunzione di risposta, in un ambiente accogliente e familiare, nella piena libertà di pensiero, dove adulti, bambini, anziani, giovani potevano trovare il loro luogo dove poter stare insieme a qualcuno o anche da soli con i propri pensieri e le proprie domande. Questi due eventi sono stati due belle occasioni per fermarsi in questo fuggi fuggi che accompagna le nostre vite, per ascoltare i messaggi che l’arte può trasmetterci e che nel museo, con le sue luci, i suoi profumi, i suoi labirinti, può farci ascoltare e sentire. Si, il museo così animato da chi per primo, lo ama e lo vive, è il luogo per me. Ma anche per la mia S., una bimba di 9 anni. Il Museo di Città di Castello un luogo adatto per bambini? Assolutamente si, se da un’immagine può uscire un gomitolo, o un bel cuscino su cui sedere per ascoltare una bella storia o leggere i segreti nascosti tra le pagine di un coloratissimo libro. Che dire se poi il tutto si conclude con una bella merenda in cui scambiarsi impressioni e idee mentre i più piccoli giocano con le scale della chiesa o nel bellissimo giardino del Cassero? Il passato si unisce al presente e chissà che questo aiuti a progettare un futuro migliore?

Un patrimonio da vivere e condividere

Questi momenti trascorsi insieme in un luogo familiare, spesso visto solo dall’esterno distrattamente, ci aiutano a riappropriarci della nostra storia e della nostra cultura. Siamo tutti invitati a guardare con più attenzione ciò che ci circonda, abbandonando uno sguardo superficiale, per abbracciare la profondità e la ricchezza di ciò che ci appartiene. La responsabilità di tutelare e tramandare questo patrimonio è di tutti. Partecipiamo, condividiamo e godiamo questa bellezza, perché torni sempre più, a far parte di noi e della nostra identità.