Avvento 2023

Uno dei titoli che il profeta Isaia attribuisce al Messia e che risuona nella liturgia del tempo di Avvento è “Principe della pace”. In questo tempo liturgico, e in modo particolare in questi giorni così drammatici, l’umanità attende la venuta di Gesù, Principe della pace. Anche gli angeli nella notte di Natale annunciano la nascita di un Bambino che è portatore di «pace in terra, agli uomini amati dal Signore». Nella ricostruzione del presepio di Greccio, di cui quest’anno ricorre l’ottavo centenario, san Francesco di Assisi ha inteso mettere in contatto, anche fisico
e sensoriale, tutte le persone, a partire da quelle più semplici, con questo bambino che nella sua fragilità esprime la modalità di Dio di affermare la pace.
Il Signore Gesù viene a dirci che per promuovere la pace è necessario partire dal quotidiano, dalle semplici azioni e atteggiamenti di ognuno. Per questo è necessario munirsi di strumenti per favorire la pace, strumenti personali e comunitari. San Francesco ci ricorda inoltre che ciascuno può diventare lo strumento del quale il Signore si serve per promuovere la pace. È necessario perciò procurarsi strumenti di pace ed essere strmenti di pace. Anche la Scrittura ci apre a un tempo futuro, a una visione profetica in cui gli strumenti di violenza e di guerra, verranno trasformati in strumenti di giustizia e buona convivenza fra i popoli: «Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci» (Is 2,4).