Benvenuto!  E grazie!

Con affetto e stima diamo il nostro fraterno benvenuto a S. E. Mons. Luciano Bedini Paolucci che con generosità ha detto il suo Sì al Signore, assumendosi la responsabilità di guidare
la Chiesa Tifernate, oltre a quella di Gubbio di cui è pastore del 19 settembre 2017. Ha accettato questo nuovo ministero con semplicità e disponibilità, umiltà e coraggio, come ha scritto nel
messaggio inviato. Con l’aiuto dello Spirito Santo, con le notevoli capacità umane e pastorali del vescovo Luciano e con la piena collaborazione di tutto il popolo tifernate, si possono superare difficoltà inerenti al diverso contesto sociale, culturale e pastorale delle due diocesi chiamate a camminare insieme “in persona episcopi”. Insieme: sacerdoti e diaconi, religiosi e religiose, famiglie, aggregazioni laicali, giovani, anziani, malati… In un tempo come il nostro di grande cambiamenti, accompagnati da indicibili sofferenze come le guerre in atto e la pandemia, la Chiesa è chiamata a vivere ancora meglio “comunione, partecipazione e missione” come ci chiede il cammino sinodale. Sempre con lo scopo di testimoniare oggi in questa nostra terra benedetta, la pace e la speranza della Pasqua di Gesù crocifisso e risorto per tutti. Sull’esempio dei nostri santi, quelli già in cielo e le tante persone che in mezzo a noi vivono in modo ammirevole. Ci aiuteremo a crescere nella fede viva e nell’amore operoso. Ripensando ai miei 15 anni di servizio episcopale a Città di Castello rivolgo a tutti un grande e sincero grazie.
La gratitudine va anzitutto al Signore e poi al clero, ai religiosi/ e, alle famiglie, alle aggregazioni laicali, a tutti i tifernati. Per me è stato un dono. Spero lo sia stato anche per voi, nonostante
tutti i miei limiti. Porto con me quello che abbiamo condiviso in questi anni: gioie e sofferenze, momenti belli e difficili, soprattutto le cose buone che insieme abbiamo potuto realizzare.
Concludo richiamando le parole di Gesù riportate come titolo nella prima lettera pastorale del 15 agosto 2008: “Rimanete nel mio amore” (Gv 15,9). Uniti a Gesù e tra di noi, come tralci alla vite,
continueremo a testimoniare nel mondo di oggi l’Amore di Gesù, speranza per tutti. La Madonna ci ottenga di rimanere nell’Amore di Gesù, simboleggiato nel vino buono del primo “segno” riportato nel Vangelo di Giovanni. Con affetto abbraccio e benedico tutti.
Domenico