Presentazione dei lavori di restauro nella Chiesa di San Domenico

Presentazione e prime fasi dell’intervento

Nella chiesa di San Domenico, a Città di Castello, sono iniziati i lavori di restauro di due affreschi, posti nella parete di sinistra, entrando dalla porta adiacente all’ex ospedale.Il primo raffigura “Madonna in trono con Gesù Bambino e Santi” che il Canonico Alessandro Certini nel libro “ Origini delle Chiese e dei Monasteri di Città di Castello” attribuisce al “Doceno” , ovvero Cristoforo Gherardi. Il secondo dipinto è strutturato come un trittico e nella parte centrale raffigura Santa Margherita d’Ungheria che riceve le stimmate. L’affresco è stato indicato come lavoro di scuola umbra, probabilmente eseguito entro il secondo decennio del XV secolo. Le restauratrici Rosanna Parigi e Silvia Martinelli mercoledì 28 febbraio, dalle ore 11 alle ore 12, saranno a disposizione per illustrare nel dettaglio come si svolgeranno le varie fasi.

La Soprintendenza autorizza i lavori

La Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria ha approvato il progetto redatto da Rossana Parigi, che nel 2023 aveva curato il restauro del dipinto posto in controfacciata a San Domenico:“ Madonna con Bambino”.  Dalla lettura del documento si evince un elevato degrado degli affreschi:  sono coperti da strati di polveri consistenti e depositi incoerenti, che ne rendono difficile una lettura precisa delle opere. Si percepiscono crepe, numerosi fori sparsi, percolazioni dall’alto di colore non idoneo (imbiancatura? acqua piovana?), abrasioni e cadute di colore.

Associazioni in sinergia

Il progetto di restauro, autorizzato e programmato con il Fondo Edifici di Culto (proprietario della Chiesa di San Domenico) concordato con la Diocesi di Città di Castello e la Parrocchia di Santa Maria Nova in San Domenico, è curato dall’ Associazione Chiese Storiche e reso possibile dalla fattiva collaborazione di alcune associazioni molto conosciute in città, quali: il Vespa club, il Centro Italiano Femminile (CIF) e il Circolo Culturale Luigi Angelini.