L’INCONTRO DEL PAPA FRANCESCO CON LE FAMIGLIE RIFUGIATE ATTRAVERSO I CORRIDOI UMANITARI

Non potevamo mancare all’incontro con Papa Francesco, in occasione della giornata commemorativa dei corridoi umanitari, avviati dal 2016 come risposta alla situazione drammatica nella rotta Mediterranea. Ad oggi ancora molti si chiedono che cosa esattamente siano e rappresentino questi particolari sistemi di accoglienza ed integrazione per i rifugiati: in questa Comunità Europea, ancora incapace di dare una risposta concorde circa le tragedie e il costante numero di persone che perdono la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa, intrappolati lungo la rotta balcanica, respinti e abbandonati alle frontiere come spazzatura, esposti a rischi a causa di trafficanti e sfruttatori o lasciati annegare nel Mediterraneo, i corridoi umanitari rappresentano una via sicura e legale per l’ingresso nel nostro Paese dei richiedenti asilo. Le parole di Papa Francesco sono state molto eloquenti e ha ribadito che i corridoi umanitari “sono una via praticabile per evitare le tragedie e i pericoli legati al traffico di esseri umani” perché “una migrazione sicura, ordinata, regolare e sostenibile, è nell’interesse di tutti”. I corridoi umanitari non solo mirano a far giungere in Italia e in altri paesi europei persone profughe, ma “operano anche per l’integrazione perché non c’è accoglienza senza integrazione, la quale non è priva di difficoltà, perché non tutti coloro che arrivano sono preparati al lungo cammino che li aspetta”. Quindi non possiamo aspettarci che tutto vada al meglio, ma “mettere in atto ancora più attenzione e creatività”. Meravigliosa parola la creatività, ma potremmo anche usare le parole quali fecondità, generatività; un atteggiamento generativo risuona nella parole di Hannah Arendt, quando diceva “siamo fatti per cominciare” ed è quello che molte persone anche loro malgrado fanno nel momento in cui lasciano la propria (martoriata) terra; cosa che dovremmo fare anche noi dall’alto delle nostre sicurezze; dovremmo ricordarci le parole dell’A.T. “Non molesterai il forestiero né l’opprimerai, perché voi siete stati forestieri nel paese di Egitto”. Siamo stati un popolo di migranti, ma ci siamo dimenticati le sofferenze passate; in ogni angolo di questo mondo possiamo trovare un avo italiano perché siamo stati stranieri in terra altrui e abbiamo visto quanto sia dura questa condizione; “siamo fatti per cominciare” ad avere comprensione e misericordia per coloro che fanno questa tremenda esperienza in mezzo a noi.
Auguriamo a tutti una serena e felice Pasqua di Pace.

Alcuni avvisi:
 Per la raccolta del 26 marzo “Terremoto Turchia -Siria 2023”, chi vuole (parrocchie o privati) può portare i contanti in Caritas diocesana o fare bonifico anche a: BAN: IT 03 P 03069 21610 00000 0086186 Intestato a: Confraternita di Maria SS del Rosario. Si prega di comunicare la raccolta fatta a info@caritascdc.it per fare un resoconto su quanto inviato.
 Il 31 marzo 2023 si è tenuto il secondo incontro di formazione generale animato da Caritas Diocesana. Verranno calendarizzati ulteriori incontri di formazione specifica a partire dal 15/04/2023 dalle ore 10.00 alle 12.00 particolarmente indirizzati agli operatori caritas ma aperti a tutti. Le date e i temi trattati saranno opportunamente comunicati attraverso i canali informativi soliti

La direzione