… IL NOSTRO CAMMINO

Il tempo liturgico dell’Avvento, con le quattro domeniche e la solennità dell’Immacolata, ci offre il percorso per prepararci al Natale. È tempo favorevole per un più attento ascolto della parola di Gesù e per una preghiera profonda e condivisa con i fratelli. Tempo di uno sguardo nuovo, di compassione e di tenerezza sull’umanità e sui fratelli, specie verso coloro che soffrono o faticano di più nella quotidianità. Il Natale è il tempo della Carità di Dio, che mostra tutto il suo amore per noi nel mandare suo Figlio come Salvatore. Sia anche il tempo per noi della condivisione nella carità fraterna di questo amore che gratuitamente abbiamo ricevuto.

La Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima ci permettono di entrare nella profondità del mistero dell’Incarnazione di Dio con gli occhi ed il cuore della Vergine Madre. Ella ci invita ad accoglierlo con la sua fede coraggiosa e il suo amore puro, la sua umiltà e il suo silenzio contemplativo.

Il Ritiro spirituale di Avvento per tutti i nostri preti e diaconi, che si terrà mercoledì 14 dicembre. Sarà occasione per lasciarci coinvolgere dal progetto d’amore di Dio Padre che desidera raggiungere ogni suo figlio.

Vivremo insieme la Festa della Santa Famiglia, il 30 dicembre al Santuario delle Grazie di Città di Castello alle ore 21.00 (vedi locandina), e con le coppie che lo desiderano, chiederemo al Signore la grazia di rinnovare le promesse matrimoniali per continuare il cammino di coppie e di famiglie.

Si ricorda ai Vicari di Zona, ai moderatori delle unità pastorali e al clero di attivarsi per individuare i moderatori dei “gruppi sinodali” per il secondo anno del sinodo dedicato all’ascolto, possibilmente entro l’8 dicembre.

 

Sorelle fratelli nel Signore,

viviamo questo ultimo mese dell’anno solare in cammino sui sentieri dell’Avvento, sostenuti e guidati dalla parola del Signore che ci scuote dal rischio di rimanere irretiti dalle fatiche quotidiane o dagli allarmi sociali che da ogni parte e in più modi ci raggiungono e ci trafiggono. Mentre tante voci sembrano dirci di frenare, di chiuderci, di difenderci, di evitare di esporci, di rischiare il nuovo, di sperare il meglio, l’unica voce della parola sacra ci invita ad alzarci e riprendere il cammino verso Colui che viene per noi e per la nostra salvezza.

Come nell’evento dell’Incarnazione del Figlio di Dio, senza nostra supplica o im-pegno, il Signore è entrato silenziosamente nella nostra storia, così ogni giorno la sua presenza si manifesta nella comunità degli uomini con le forme e i colori della tenerez-za, della vicinanza, della compassione, della cura e dell’accoglienza. La forza potente dell’Amore di Dio Padre continua ad accompagnare i passi dei suoi figli che attraversa-no con timore e smarrimento i giorni e i tempi. Un avvento continuo e fedele che non ci lascia soli e ci invita a guardare con fiducia e speranza il presente di cui siamo ospiti, certi di un futuro di libertà e di pace di cui siamo già eredi.

Questi giorni che vanno verso il Natale allora, non ci spingono a rivolgere indietro i nostri sguardi, ad un passato storico di cui celebriamo con gioia la memoria liturgica, ma ci incoraggiano a traguardare l’orizzonte del domani, da cui già si intravede l’alba luminosa del ritorno di Gesù risorto e vittorioso, apostolo della vita piena e della vera pace. È questo che noi cristiani crediamo e speriamo. È questo che la fede ci comunica e che insieme celebriamo. È questo che da la direzione alla nostra vita e le impedisce di appiattirsi sul presente terreno. È questo che ci conforta a voler vivere la storia che ci è data attivamente, sporcandoci le mani, coinvolgendoci insieme, senza tirarci indietro, portando in ogni incontro il riflesso dell’attesa di Gesù.

Alle Comunità sorelle di Gubbio e di Città di Castello voglio augurare un cammi-no intenso, pieno di ascolto e di incontri luminosi, e un Natale nuovo, ricco di stupore, sintonizzato sui battiti del cuore di Dio, mai sazio di aprire porte e donare abbracci.

Uniti camminiamo… Marànatha! Vieni Signore Gesù!

don Luciano, vescovo