Monthly Archives: Agosto 2019

Giornata mondiale di lotta alla lebbra

LE MALATTIE DIMENTICATE NEL 2022 ESISTONO ANCORA. AIUTACI A CANCELLARLE PER SEMPRE.

L’ultima domenica di gennaio si celebra la GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA, un appuntamento internazionale di solidarietà. In Italia l’iniziativa è promossa da AIFO – Associazione italiana Amici di Raoul Follereau che, in 60 anni, grazie al sostegno di centinaia di migliaia di italiani, ha contribuito alla cura di oltre un milione di malati di lebbra, destinando più di 150 milioni di euro per lo sviluppo e la gestione di progetti sociosanitari nei paesi a basso reddito.

La lebbra non è una malattia del passato. È curabile ma se non viene diagnosticata precocemente e trattata in modo adeguato, può provocare disabilità permanenti e gravi. Nelle aree più povere del mondo, continua a colpire molte persone. Secondo recenti stime, sono oltre 200 mila i nuovi casi del morbo di Hansen registrati ogni anno. Tra questi, molti sono bambini. Nel 2017 sono stati registrati 211.009 casi di lebbra in tutto il mondo secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità. La Chiesa, nella sua storia, ha sempre fornito assistenza ai malati di lebbra e nel mondo gestisce oltre 640 lebbrosari.

La causa principale della diffusione di questa malattia continua ad essere la povertà. Altri fattori sono l’assenza di servizi sanitari e la scarsa alimentazione. A queste criticità si aggiunge lo stigma, il pregiudizio ancora diffuso per i segni che la malattia lascia sul corpo. Per combattere questa malattia che colpisce soprattutto i più poveri ed emarginati, si celebrerà domenica 31 gennaio 69.ma Giornata mondiale di lotta alla lebbra,istituita nel 1954 dallo scrittore e giornalista francese Raoul Follereau.

Amore contro lo stigma

Uno dei bisogni fondamentali nelle vite di coloro che sperimentano questa malattia devastante è l’amore”. Si deve porrefine a discriminazione, stigmatizzazione e pregiudizio”. Una terapia multifarmacologica e centri clinici specializzati, hanno dimostrato la loro efficacia nel trattare questa malattia. Tuttavia, nessuna istituzione può da sola rimpiazzare il cuore o la compassione umana, nel momento in cui bisogna andare incontro alla sofferenza dell’altro. Non sarà uno sforzo individuale a provocare la necessaria trasformazione di coloro che combattono la lebbra, bensì un lavoro condiviso di comunione e solidarietà. Soprattutto nei Paesi in cui la lebbra è una malattia endemica, possono fare molto, osserva inoltre il porporato, il potere dell’educazione e il contributo dell’accademia delle scienze.

Gesù e i lebbrosi

Gesù è stato per noi un modello per questo tipo di cura. Ciò che muoveva Cristo nel profondo nell’incontro con i lebbrosi deve ora ispirarci tutti, nella Chiesa e nella società.

Papa Francesco, riflettendo sulla guarigione del lebbroso ad opera di Gesù, ha indicato il potere e l’efficacia di Dio nel venire incontro al nostro desiderio più profondo di essere amati e accuditi. La misericordia di Dio, ha spiegato il Pontefice all’Angelus del 15 febbraio del 2015, “supera ogni barriera. “Non si pone a distanza di sicurezza”, ha affermato Francesco, “e non agisce per delega, ma si espone direttamente al contagio del nostro male”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Giornata della Memoria

Giornata della Memoria viene celebrata il 27 gennaio ed è una ricorrenza internazionale. Ogni anno si commemora per ricordare le vittime dell’Olocausto.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite stabilì di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio per ricordare il 27 gennaio del 1945, giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa dell’Unione Sovieticaliberarono il campo di concentramento di Auschwitz in Polonia.

Quel giorno l’esercito sovietico capeggiato dal maresciallo Ivan Konev giunse per primo nella città di Oświęcim più conosciuta come Auschwitz. Entrando all’interno dei cancelli del campo di concentramento liberò i superstiti. La scoperta del campo di concentramento di Auschwitz rivelò integralmente per la prima volta al mondo intero l’orrore dell’olocausto nazista, gli attrezzi di tortura e di annientamento adoperati in quel campo di sterminio nazista.

Prima dell’arrivo dell’Armata Rossa ad Auschwitz, 10 giorni prima, l’esercito tedesco era tragicamente indietreggiato trascinando con sè tutti i prigionieri i quali morirono durante la ritirata.

Il giorno della memoria è riferito al giorno della liberazione di Auschwitz anche se precedentemente altri campi di concentramento erano già stati liberati. Difatti il campo di concentramento di Majdanek, così come quelli di TreblinkaBelzec e Sobibor, erano stati liberati nel 1943 e nel 1944.

L’Italia dal canto suo ha formalmente istituito la commemorazione della giornata nello stesso giorno, per ricordare le vittime dell’Olocausto.

Lo Stato italiano con gli articoli 1 e 2 della legge 20 luglio 2000 n. 211 definiscono in questo modo le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:

«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere

Alla data del 1º gennaio 2018, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah, lo YadVashem di Gerusalemme, Ente istituito per «documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah, preservando la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime, riconosceva “Giusti tra le Nazioni” 26 973 persone. Ovvero i non ebrei che durante l’olocausto si sono impegnati, a rischio della vita e senza nessun interesse economico, a soccorrere gli ebrei perseguitati. Tra questi ricordiamo Mons. Beniamino Schivo deceduto il 31 gennaio 2012.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ITINERARI DI PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

Si comunica che a partire da gennaio 2022 saranno a disposizione i seguenti itinerari di preparazione alla vita

del matrimonio. Le date potrebbero subire variazioni in funzione dell’evoluzione della pandemia e delle

eventuali nuove disposizioni emanate dalla regione Umbria e del Governo nazionale.

ISCRIZIONI: Coloro che sono interessati a ricevere il sacramento del matrimonio devono iscriversi, mettendosi

in contatto preferibilmente con le famiglie dell’equipe o con i sacerdoti delle varie parrocchie.

 

2022

Zona Nord -San Giustino:

DATA INIZIO: Venerdì 14 Gennaio 2022, ore 21,

Presso i Locali della Parrocchia di San Giustino. Gli incontri avranno cadenza settimanale.

L’equipe è composta da:

Don Francesco Mariucci 3396518655

Fam. Rossi Riccardo e Stefania 3389797073

Fam. Taschini Mirco e Sara 3392158683

Fam. Tamborrino Giovanni e Paola 3661810513

Fam. Foiani Fabrizio e Luisa 3405592875

 

Zona centro – Zoccolanti

DATA INIZIO: 17 Gennaio 2022, ore 21,

Presso i Locali della Parrocchia degli Zoccolanti. Gli incontri avranno cadenza settimanale.

Fra Davide Bold 3401554735

Fra Giuseppe

Fam. Polenzani Luca e Stefania 3495332299

Fiorucci Stefania 3483924131

Fam. Bernicchi Andrea e Beatrice