IL VESCOVO INFORMA

  • In questo mese di gennaio (e forse anche nei prossimi mesi) avremmo ancora a che fare con le restrizioni dovute alla pandemia. Incoraggio sacerdoti, diaconi e coloro che hanno ministeri e servizi pastorali a fare tutto ciò che è possibile nell’ambito del culto, della catechesi e della carità, sempre nell’osservanza delle direttive del Governo e della CEI, vaccinazione compresa.

Dedichiamo tempo per la preghiera, per la nostra formazione, per far sentire nei modi possibili la nostra vicinanza speciale a tutti coloro che soffrono. Non lasciamoci prendere dalla tristezza, dalla rassegnazione e dalla pigrizia.

A volte basta una telefonata, l’invio di un sussidio o di messaggi, la disponibilità agli aiuti possibili.Sosteniamo la”chiesa domestica”  invitando a meditare il Vangelo, a pregare, a riflettere, a vivere ancora meglio le relazioni familiari.

È bene che si concordino possibili iniziative a livello parrocchiale e di unità pastorale, in primo luogo agli incontri dei gruppi sinodali. La diocesi offre gli appuntamenti elencati nel calendario che avete qui.

  • Faccio presente che nei giorni 24-28 gennaio 2022 a Nocera Umbra (Domus Ecclesiae) avrà luogo il corso di Esercizi spirituali tenuti dal padre gesuita Jean Paul Hernandez per il clero di Spoleto. Invito coloro che non li hanno fatti a parteciparvi: è una bella opportunità sia per la competenza del predicatore, sia per la comunione con i confratelli dell’Umbria.

Per prenotarsi, rivolgersisegreteria@spoletonorcia.it(Sig Anna: 0743231065).

  • Per quanto concerne il Sinodo invito tutti anzitutto alla preghiera: personalmente, nelle parrocchie e unità pastorali (si possono organizzare adorazioni, liturgia della Parola…). Sollecito poi sacerdoti, diaconi, religiosi/e, operatori pastorali a collaborare con i parroci/moderatori/vicari per la formazione e organizzazione dei “gruppi sinodali” con i corrispondenti “responsabili/guide/animatori”, secondo le indicazioni già note e che troverete più avanti.

Il frutto di questi incontri è duplice: vivere la bellezza del camminare insieme (sinodalità in atto) ascoltandoci con attenzione e offrire delle preziose indicazioni per il rinnovamento della nostra Chiesa.

  • Il 5 gennaio alle ore 21:00 al teatro degli Illuminati doveva esserci, un concerto davvero interessante: La Buona Novella.Si ispirava al noto album di Fabrizio De André. La scholacantorumGiovanni Medici, diretta da Enzo Bartolucci, aveva preparato una stupenda interpretazione attualizzata. Purtroppo, causa covid, non ci sarà. Speriamo possa essere proposta più avanti.
  • Il primo giorno dell’anno è dedicato alla Vergine Maria, Madre di Dio. Dopo aver contemplato il Bambino Gesù, la Chiesa ci invita a guardare come Maria e Giuseppe l’hanno accolto: con umiltà, coraggio e tanto amore. Dinanzi alle imprevedibili difficoltà Maria meditava e custodiva tutto nel suo cuore, nel silenzio rispettoso e attento della mamma. Maria e Giuseppe senza risentimenti verso chi non li aveva ospitati e verso chi voleva addirittura uccidere il Figlio, hanno accettato l’esilio. Ci insegnano la via dell’amore e della pace che Gesù più tardi annuncerà.

In questa luce mariana, si celebra venerdì 1 gennaio  la 55ª Giornata Mondiale della Pace.

Come edificare una pace duratura oggi? Nel suo Messaggio il Papa individua tre contesti estremamenteconnessi su cui riflettere e agire: “Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni: strumenti per edificare una pace duratura”.  Dopo la “cultura della cura” percorso proposto nel 2021 per “debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente”, per la giornata di quest’anno il Papa propone di“leggere i segni dei tempi con gli occhi della fede, affinché la direzione di questo cambiamento risvegli nuove e vecchie domande con le quali è giusto e necessario confrontarsi”.

Siamo interpellati sucome possono l’istruzione e l’educazione costruire una pace duratura.Il lavororisponde alle vitali necessità dell’essere umano sulla giustizia e sulla libertà? E infine: le generazioni sono veramente solidali fra loro? Credono nel futuro?

Il Messaggio del Papa per la Giornata merita un’attenta lettura. Sarebbe opportuno offrirne copia ai fedeli oltreché trarne spunto per l’omelia.

  • Il 6 gennaio si celebra la Giornata dell’infanzia missionaria (Giornata missionaria dei ragazzi).La solennità dell’Epifania e la festa del Battesimo del Signoreconcludono il ciclo liturgico del Natale. Ci aiutano ad approfondire la dimensione missionaria della Chiesa, sulla quale giustamente molto insiste Papa Francesco.
  • Il 17 gennaiocelebreremo la ma giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, un’importante occasione per curare il rispetto, il dialogo e la conoscenza della tradizione ebraica, per ripensare all’importanza della rettitudine e dell’onestà, della giustizia e della carità. Se negli ultimi anni i temi del dialogo sono stati dedicati alle Dieci parole e alle Meghilloth ora, alla luce della pandemia e delle sue conseguenze, viene intrapreso un cammino sulla Profezia.

La lettura di del profeta Geremia ci pare particolarmente in sintonia con il tempo complesso che stiamo attraversando. Invito le parrocchie a trovare un momento di preghiera per questa intenzione.

  • Dal 18 al 25 gennaio 2022avrà luogo la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il Signore ha chiesto insistentemente al Padre che i suoi discepoli siano “una cosa sola con Lui”, come Lui è “una cosa sola col Padre” (cfGv 17). La divisione proviene dal peccato e costituisce uno scandalo per il mondo già drammaticamente diviso per altri motivi.

I sussidi sono stati elaborati dal Consiglio delle Chiese del Medio Oriente (con sede principale in Libano) sul tema: “Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo” (Matteo 2,2).

I cristiani in Medio Oriente hanno trovato nella ‘stella’ un’immagine della vocazione cristiana. La stella fu il segno che guidò i Magi da luoghi lontani e da diverse culture verso Gesù Bambino.

I cristiani dovrebbero aiutarsi reciprocamente ad “andare a Betlemme” per incontrare ancora meglio Gesù (più avanti troverete un’interessante riflessione di Don Tonino Bello su questo). E’ in fondo lo scopo del Sinodo.

I cristiani dovrebbero essere nel mondo di oggi quella stella che indica e porta a Gesù e con Lui al Padre. Dovrebbero testimoniare la bellezza trasformante di quell’incontro con il Salvatore che rende luminosa la nostra vita come figli di un unico Padre che ci unisce con vincoli fraterni.

Quest’anno non ci sarà la preghiera ecumenica con le altre Chiese cristiane, come negli altri anni, ma solo nelle comunità e parrocchie, magari invitando a partecipare a qualche celebrazione le persone appartenenti ad altre confessioni cristiane. Chiedo che in ogni parrocchia, unità pastorale e comunità si programmino momenti di preghiera seguendo il testo proposto.Il “Sussidio” lo si può richiedere in vescovado o in Libreria Sacro Cuore.

  • Mercoledì 19 gennaio a San Giovanni Decollato avrà luogo il ritiro del clero.

Ulteriori informazioni, anche a motivo del Covid verranno segnalate più avanti.

  • Domenica 23 gennaio la Chiesa celebrerà la Domenica della Parola di Dio, istituita da Papa Francesco con la Lettera apostolica Aperuitillis. L’iniziativa vuole ravvivare la responsabilità che i credenti hanno nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel mantenerla viva attraverso un’opera di permanente trasmissione e comprensione, capace di dare senso alla vita di ognuno dei noi, delle famiglie e delle parrocchie. La Parola è Luce ai nostri passi, spesso incerti.

«Questa Domenica della Parola di Dio verrà così a collocarsi in un momento opportuno del periodo dell’anno, quando siamo invitati a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani. Non si tratta di una mera coincidenza temporale: celebrare la Domenica della Parola di Dio esprime una valenza ecumenica, perché la Sacra Scrittura indica a quanti si pongono in ascolto il cammino da perseguire per giungere a un’unità autentica e solida. Le comunità troveranno il modo per vivere questa Domenica come un giorno solenne.

Sarà importante, comunque, che nella celebrazione eucaristica si possa intronizzare il testo sacro, così da rendere evidente all’assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede. In questa domenica, in modo particolare, sarà utile evidenziare la sua proclamazione e adattare l’omelia per mettere in risalto il servizio che si rende alla Parola del Signore. I Vescovi potranno in questa Domenica celebrare il rito del Lettorato o affidare un ministero simile, per richiamare l’importanza della proclamazione della Parola di Dio nella liturgia» (Motu proprio “Aperuitillis”, n. 3).

  • Invito a consegnare alla Caritas le offerte raccolte per sostenere i nostri Centri di ascolto e l’Emporio della solidarietà che sono le nostre strutture per venire incontro alle necessità dei poveri,purtroppo in aumento.

Anche la Giornata per l’infanzia missionaria (6 gennaio) e la Giornata della lebbra (30 gennaio)sono occasioni che dovremo valorizzare perché la nostra fede si traduca in una carità sempre più generosa. Ammiro e ringrazio i molti volontari,tante persone attente e sensibili, le aziende e le ditte disponibili a donare quanto possono per sostenere le attività caritative.

  • Preghiamo anche per i sacerdoti, specialmente quelli anziani e malati. Il Signore li sostenga dando loro salute e serenità. Siamo loro vicini.

Preghiamo pure per la pastorale giovanile e vocazionale; impegniamoci tutti per accompagnare le persone al discernimento vocazionale. Viviamo un tempo di forte calo delle vocazioni al matrimonio cristiano, alla vita consacrata, al sacerdozio e al diaconato permanente. Gesù ci ha chiesto di pregare il Padrone della messe.